mercoledì 6 giugno 2007

Ferrara: antichi fasti e memoria


"Varcata la soglia del cimitero dove ognuno di loro possedeva una seconda casa, e dentro questa il giaciglio già pronto su cui, tra poco, sarebbe stato coricato accanto ai padri, l'eternità non doveva più sembrare un'illusione, una favola, una promessa da sacerdoti. Il futuro avrebbe stravolto il mondo a suo piacere. Lì, tuttavia, nel breve recinto sacro ai morti famigliari; nel cuore di quelle tombe dove, insieme coi morti, si provvedeva a far scendere tutto ciò che rendeva bella e desiderabile la vita; in quell'angolo di mondo difeso, riparato: almeno lì (...), almeno lì nulla sarebbe mai cambiato."

(Giorgio Bassani, da Prologo a Il giardino dei Finzi-Contini )



"Immortalata da Giosuè Carducci e Gabriele D'Annunzio, questa strada di Ferrara, è così nota agli innamorati dell'arte e della poesia del mondo intero che ogni descrizione di essa è superflua. Siamo, come si sa, proprio nel cuore di quella parte nord della città che fu aggiunta durante il Rinascimento all'angusto borgo medioevale, e perciò appunto si chiama Addizione Erculea. Ampio, diritto come una spada dal Castello alle Mura degli Angeli, fiancheggiato per quanto è lungo da brune moli di dimore gentilizie, con quel suo lontano, sublime sfondo di rosso mattone, verde vegetale, e cielo, che sembra condurti, realmente, all'infinito..."

(Giorgio Bassani, da
Il giardino dei Finzi-Contini)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anch'io ho già visitato questo cimitero ebraico (?) circa 3 anni fa! è bello, vero? :)

Laura ha detto...

E' bellissimo. Ed è forte testimonianza. Della storia e di come essa sia fatta di persone: quelli che ci hanno preceduto.

Si sente in modo netto il peso del passato, il senso della memoria...e si vede anche sensibilmente, in modo diretto ed inconfutabile, il tempo che scorre e modifica le cose, le persone, le generazioni...