lunedì 14 maggio 2007

Per distrarsi dal tempo bisogna avere molte occupazioni,
obblighi, scadenze, conti da pagare e rimandare
rimandare l'attuazione, finché tutto finisce
e tutto scade naturalmente inevitabilmente.
Restano fogli di carta spiegazzati, guardati
mille volte e poi buttati. Sembra uno scherzo
ma passano gli anni e accompagnati da questa sensazione
di avere qualcosa da fare, molto importante,
molto urgente, si resta sempre
in un eterno l'altro ieri.

(Patrizia Cavalli, da
Il cielo)

2 commenti:

Unknown ha detto...

Bellisima questa poesia della Cavalli, che Laura ed io abbiamo avuto il piacere e il privilegio (derivante solo dall'aver comprato i biglietti) di ascoltare all'auditorium. La Cavalli è una poetessa quotidiana, semplice e tranchante, come ama definirla Laura, la sua presenza nella poesia contribuisce a quella rivoluzione anti-epica, una sorta di Annales poetici.Anche lei è una diva del fulmen in clausula.Brava Lauretta continua così!

Unknown ha detto...

grande... sai sempre scegliere le parole migliori...