venerdì 18 maggio 2007

Scrittura e vita.



"Può succedere a tutti di considerare gli avvenimenti in cui siamo coinvolti come un tentativo della natura per spingerci ad impugnare la penna: spesso i fatti sono così straordinari e precisi che sembra valga la pena di raccontarli; e, mentre ancora si svolgono, prendiamo appunti mentalmente, curiosi di come andrà a finire.

Il personaggio soffre e l'autore gioisce; oppure le due persone si fondono a tal punto che il personaggio dimentica la sua parte per imprimersi nella memoria la scena che lo condanna; e si dispera, ma con occhio critico corregge già in fatti, li accorcia, li allunga, cerca una segreta morale che tenga su l'arco del racconto."

(Ennio Flaiano, da Una e una notte)

martedì 15 maggio 2007

Immensa Szymborska...


Grazie, Eu, per aver condiviso questo meraviglioso testo della
Szymborska.


Ringraziamento

Devo molto
a quelli che non amo.
Il sollievo con cui accetto
che siano più vicini a un altro.
La gioia di non essere io
il lupo dei loro agnelli.
Mi sento in pace con loro
e in libertà con loro,
e questo l'amore non può darlo,
né riesce a toglierlo.
Non li aspetto
dalla porta alla finestra.
Paziente
quasi come una meridiana,
capisco
ciò che l'amore non capisce,
perdono
ciò che l'amore mai perdonerebbe.
Da un incontro a una lettera
passa non un'eternità,
ma solo qualche giorno o settimana.
I viaggi con loro vanno sempre bene,
i concerti sono ascoltati fino in fondo,
le cattedrali visitate,
i paesaggi nitidi.
E quando ci separano
sette monti e fiumi,
sono monti e fiumi
che trovi su ogni atlante.
E' merito loro
se vivo in tre dimensioni,
in uno spazio non lirico e non retorico,
con un orizzonte vero, perché mobile.
Loro stessi non sanno
quanto portano nelle mani vuote.
"Non devo loro nulla"-
direbbe l'amore
sulla questione aperta.

(Wislawa Szymborska da Vista con granello di sabbia)

lunedì 14 maggio 2007

Per distrarsi dal tempo bisogna avere molte occupazioni,
obblighi, scadenze, conti da pagare e rimandare
rimandare l'attuazione, finché tutto finisce
e tutto scade naturalmente inevitabilmente.
Restano fogli di carta spiegazzati, guardati
mille volte e poi buttati. Sembra uno scherzo
ma passano gli anni e accompagnati da questa sensazione
di avere qualcosa da fare, molto importante,
molto urgente, si resta sempre
in un eterno l'altro ieri.

(Patrizia Cavalli, da
Il cielo)